Resoconto lavori 11 Aprile 2013 – Commissioni Permanenti e Rifiuti Zero

Oggi due impegni importanti.

Per stamattina alle 11 abbiamo autoconvocato le commissioni permanenti invitando anche tutti gli altri gruppi parlamentari. Come prevedibile nessun altro, a parte noi del M5S, è stato presente.

Eccovi di seguito uno schema degli appartenenti alle varie commissioni :

Faccio presente che da Regolamento del Senato, art. 21, la comunicazione dei componenti deve avvenire entro 5 giorni dalla  costituzione del Gruppo parlamentare, quindi entro il 25 marzo. Ovviamente il suddetto obbligo è stato da noi eseguito, mentre le altre forze politiche hanno richiesto un rinvio al 04 aprile. Ma neanche questa scadenza è stata rispettata, anzi, è stato palesemente richiesto che fosse rinviata a dopo la formazione del governo. Ora sembra evidente che la necessità della costituzione delle commissioni che permetterebbe l’avvio dei lavori passa per loro in secondo piano. Ritengono infatti prioritario capire come dividersi le poltrone delle presidenze delle stesse. Le iniziative messe in atto dal M5S, come il prolungamento della presenza in Aula di due giorni fa, servono a pressare gli altri gruppi parlamentari e a far comprendere ai cittadini che non vogliono metterci in condizione di lavorare.

Riprendiamo con il resoconto. Io e il Cittadino Senatore Carlo Martelli ci siamo innanzitutto recati presso il nostro ufficio legislativo per chiedere alcuni chiarimenti e per richiedere il fascicolo, che di solito redige la Camera, su tutti gli atti presentati nella precedente legislatura che riguardano la nostra Commissione.

Ci siamo poi messi a studiare, insieme alla Cittadina Senatrice Paola Nugnes, la proposta di legge d’iniziativa popolare Rifiuti Zero.

Come già da me segnalato su Facebook, riteniamo che ci siano delle criticità nel testo del disegno di legge ed è per questo che abbiamo richiesto un incontro, concordato anche con i colleghi della Camera, con i promotori dell’iniziativa.

Abbiamo lavorato su questo fino alle 18, tranne una breve pausa pranzo, per poi recarci tutti alla camera.

Alle 19 circa abbiamo iniziato l’incontro.

Massimo Piras (uno dei promotori) ci ha illustrato in breve la legge con il supporto di varie slide, dopodiché siamo passati al dibattito vero è  proprio.

Di seguito riporto i vari dubbi sorti nei confronti del suddetto disegno di legge:

Punti di criticità  art. 1

– le percentuali non solo non sono chiare ma non è chiara neanche la calendarizzazione. Oltretutto le suddette percentuali sono molto basse perché non si tiene conto del fatto che al 2010 non solo non si è raggiunto il precedente obiettivo del -20% ma vi è stato un aumento del +7%.

Manca la copertura finanziaria.

A livello nazionale suggeriamo che l’affidamento della gestione avvenga con gara pubblica, che sia pubblica la gestione della produzione di energia, mentre riteniamo giusto la gestione privata del recupero, riutilizzo delle materie.

Punti di criticità art. 4 e 5

Temporalità dell’incenerimento procrastinata in maniera indefinita. Non riteniamo che sia giusto mirare alla sola sospensione di nuove autorizzazioni per gli inceneritori fino al 2020 ma occorre essere più drastici e incisivi con quelli che invece sono in funzione. Inoltre seppur si arrivasse a perseguire gli obiettivi posti, comunque è previsto che vi sia una percentuale di circa  un 4% che  deve andare ad incenerimento.

Punti di criticità art. 6

Non credo sia giusto che per il Piano di Riconversione Impiantistica si prevede di agevolare quelle società che attualmente hanno la gestione degli inceneritori in quanto abbiamo avuto modo di vedere che le stesse non hanno operato nel rispetto della legge.

Punti di criticità art. 8

Divieto di esportazione dei rifiuti sia esteso anche a quelli speciali e pericolosi e che pertanto vengano regionalizzati come quelli urbani.

Punti di criticità art. 14 – totalmente da riformulare

Utilizzo termini errati : non è possibile la  “semplificazione” e “accelerazione” degli impianti inquinanti, è necessaria una VAS, metratura precisa, potenza elettrica per uso locale da quantificare, conoscere il materiale di alimentazione. Quindi pensare di semplificare o agevolare questo tipo di impianti che hanno una elevata portata e che non sono sono stati ancora validati, può essere rischioso e ci potremmo ritrovare, come già accaduto, a supportare dei meccanismi che solo in apparenza sono green ma che di fondo poi sono tutt’altro.

Inoltre sottrarre la Forsu per fare biogas o metano non permette di avere un compost d’eccellenza per i nostri terreni che invece ne hanno bisogno in grosse quantità e di qualità eccellente perché solo così si avvia un processo corretto di bonifica e si può cercare di fermare il fenomeno di desertificazione degli stessi per l’uso eccessivo di fertilizzanti chimici (si alla digestione aerobica – no alla digestione anaerobica).

Bisogna ragionare globalmente e pensare solo a piccoli impianti unicamente da deiezioni animali, e sfalci di potatura, realizzati solo per auto consumo senza certificati bianchi.

Conclusioni.

Oltre all’art.14 che probabilmente andrebbe totalmente riscritto. credo personalmente che in alcuni punti il disegno di legge sia debole. Dovrebbe infatti puntare con forza e determinazione affinchè tutti gli impianti di incenerimento vengano chiusi e utilizzare gli studi epidemiologici e tutti i dati sanitari disponibili per chiedere la scissione dei contratti di fornitura dei comuni.

Concluso l’incontro ci siamo riservati di vederci nuovamente e continuare la discussione.

 

 

 

 

2 Comments

  1. Gentile cittadina Senatrice. Come gruppo locale di un movimento abbiamo aderito all’iniziativa, abbiamo vidimato i moduli raccolta firme e le stiamo raccogliendo. Dopo queste notizie speriamo possiate riuscire a convincere il comitato promotore alle dovute modifiche. Il riciclo è un punto fondamentale del nostro programma, senza una proposta seria ed adeguata sprechiamo credibilità sui territori. Confido in una rapida soluzione con il comitato in modo da non dover sospendere quest’iniziativa che sembrava valida ma in effetti non lo è ancora, l’importante è che in tempi brevi ci sia una proposta giusta. Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *