Dalla Terra dei Fuochi alla terra degli Inceneritori, la mossa del Governo Renzi

Il 3 Luglio scorso l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un aggiornamento dello Studio S.E.N.T.I.E.R.I. (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) http://www.iss.it/pres/?lang=1&id=1432&tipo=6 merito anche degli emendamenti proposti e approvati in commissione dal M5S alla Camera (al Senato non ce li fecero nemmeno discutere in commissione e a tal proposito scrissi questo articolo)

Cosa riporta questo studio? Sicuramente è la conferma di quanto già sostenuto negli anni dai cittadini, associazioni, comitati e medici per l’ambiente e di tutti coloro che lottato per la tutela della salute.

“Eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori”

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Provincia di Caserta : “Un eccesso nel numero di ricoverati per leucemie si evidenzia nella classe di età 0-14”

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Provincia di Napoli : “Si segnala un eccesso dell’incidenza di tutti i tumori sia nella classe di età 0-14 anni che in quella 0-19”

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Dopo esserci disintossicati da questi dati strazianti (quindi dopo qualche giorno) che mi coinvolgono personalmente in quanto cittadina della provincia di Caserta, ma anche come politico che si è attivato ed è entrato nelle istituzioni per cercare di migliorare questa situazione, mi chiedo e sicuramente farete altrettanto anche voi, se adesso ci sarà finalmente un’inversione nelle scelte politiche?

Ora la politica cosa ha intenzione di fare? Sarebbe normale aspettarsi quanto meno la non realizzazione di impianti insalubri e assimilati, almeno questo penserebbe una persona equilibrata mentalmente.

Ed invece, ecco che nel Decreto Legge del Governo Renzi, n°91/2014 detto “Competitività” o anche “Ambiente Protetto” troviamo all’articolo n°14 la nomina di un bel Super Commissario che va in deroga a tutte le leggi per costruire un Inceneritore a Salerno.

In questo Decreto Legge sussistono una serie di “schifezze” che non starò qui ad elencare perché desidero soffermarmi sulla questione degli studi ISS e Inceneritore. Per le altre questioni vi rimando alla sezione ambiente del nostro sito http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/ambiente/

Nel Decreto leggiamo che la costruzione e quindi la nomina di un commissario per la realizzazione di un Inceneritore a Salerno è resa necessaria dai motivi per i quali è stata sanzionata l’Italia in materia di rifiuti. Nella sentenza i motivi di inadempienza (che sono decennali), della Regione Campania in materia di rifiuti, non sono prettamente relativi alla mancata realizzazione di uno o più inceneritori, come si vorrebbe far credere, ancora una volta, ma sono relativi al non aver realizzato un ciclo dei rifiuti che oltre a gestire i rifiuti prodotti non mettesse a rischio la salute dei cittadini. E con questo aggiornamento dello studio SENTIERI credo che la sentenza si possa dire assolutamente definitiva sotto tutti i punti di vista.

Ma cosa chiedeva l’Europa? Si è vero chiedeva gli impianti, ma per impianti si intendono tutti quegli impianti che concorrono alla realizzazione del ciclo, e siccome le direttive Europee non stabiliscono quali e quanti, ma stabiliscono delle priorità abbiamo quindi questi step da rispettare : Riduzione – Riutilizzo – Riciclaggio – Compostaggio – Incenerimento con recupero di energia – Discarica

Prima di arrivare all’incenerimento, che dovrebbe essere soltanto il penultimo stadio dei passi da compiere per un corretto ciclo dei rifiuti, dove sono :

1) La Riduzione – cosa ha fatto la Regione Campania in materia di riduzione e con quali risultati?

2) Il Riutilizzo – cosa ha fatto la Regione Campania in materia di riutilizzo e con quali risultati?

3) Il Riciclaggio – cosa ha fatto la Regione Campania in materia di riciclaggio e con quali risultati? Ci sono impianti per il riciclaggio? Dove? Quanti ne sono funzionanti?

4) Il Compostaggio – dove sono gli impianti di compostaggio? Quello di San Tammaro perchè nonostante sia stato strafinanziato non è mai partito?

Questi 4 passaggi fondamentali che chiede l’Europa non vengono presi minimamente in considerazione, ne dal governo regionale ne dal Governo Renzi, in piena continuità con quelli passati. La Regione è stata nell’ultimo decennio sia di sinistra con Bassolino(PD) sia di destra con Caldoro(PDL) e questi sono i drammatici risultati! 

Perchè il Governo non interviene per creare queste condizioni, anziché realizzare un altro inceneritore?

Come MoVimento 5 Stelle ad Ottobre 2013 presentammo questa Mozione che impegnava il Governo a mettere in atto queste pratiche, ma ne il Governo Letta, e nemmeno il Governo Renzie hanno trovato questi indirizzi interessanti per i cittadini

impegna il Governo:
1) ad eliminare tutte le forme esistenti di combustione dei rifiuti entro il 2014 in applicazione dei principi di precauzione, prevenzione e protezione sanciti dal diritto nazionale e comunitario;
2) a sospendere con decorso immediato l’iter autorizzativo di ogni ulteriore impianto destinato alla combustione dei rifiuti con o senza recupero energetico;
3) a revocare l’autorizzazione all’incenerimento dei combustibili solidi secondari (CSS) nei cementifici o altri impianti similari abrogando il decreto del Ministro dell’ambiente Clini del 9 febbraio 2013;
4) ad abolire con decorso immediato ogni sovvenzione, diretta e indiretta, alla combustione dei rifiuti;
5) a dare mandato all’ISS, in collaborazione con l’ISPRA, di formare, entro 60 giorni dall’approvazione della presente mozione, un gruppo di lavoro aperto anche ai rappresentanti qualificati nominati da associazioni di tutela ambientale a carattere nazionale e locale che presteranno il loro sevizio a titolo gratuito con il compito di condurre la metanalisi delle patologie riscontate nelle popolazioni che vivono nei pressi di tutti gli impianti di trattamento termico dei rifiuti da integrare con i dati da acquisire attraverso l’invio di un apposito questionario ai nosocomi competenti per territorio ed ai medici di base. Entro 12 mesi dalla sua costituzione il gruppo redigerà il rapporto di valutazione del danno sanitario che verrà pubblicato sul sito dell’ISS e dell’ISPRA;
6) ad adottare nei termini previsti dalla direttiva 98/2008/CE il piano di prevenzione e di gestione incentrato sulla riduzione a monte della produzione degli RSU, della separazione della frazione umida, della raccolta differenziata di qualità, del riciclo e del recupero materiale anche attraverso l’adozione di adeguate politiche fiscali di incentivazione;
7) ad applicare una tassazione agli imballaggi direttamente proporzionale al costo di smaltimento e non a quello di produzione al fine di incentivare la riconversione industriale per favorire la riduzione dei rifiuti e l’utilizzo di materiali riciclati negli imballaggi e nei prodotti nonché per promuovere il commercio di prodotti sfusi.

Eppure, sempre nel documento ultimo dell’ISS troviamo alcuni riferimenti ad altri studi portati avanti in questi anni, dove viene citato appunto il principio di precauzione.

Nel documento leggiamo in relazione a cosa fare quanto segue :

Sulla base del quadro di salute configuratosi per l’area TdF, appare opportuno procedere con l’implementazione di percorsi di intervento, anche ispirati da approcci basati sul principio di precauzione, coerentemente con gli indirizzi raccomandati dall’OMS su questi temi. A tal riguardo, di concerto con le associazioni dei medici pediatri e degli oncologi ed ematologici pediatri operanti nelle strutture pubbliche ospedaliere e territoriali, appare utile individuare percorsi di rapido accesso ai servizi sanitari e all’implementazione di azioni specifiche volte all’ottimizzazione delle procedure diagnostiche e terapeutiche per l’infanzia.

L’osservazione di un carico di patologia correlata all’ambiente nella popolazione residente nella’area c.d. TdF pone il problema di quale debba essere la risposta del Servizio Sanitario in termini di interventi preventivi (in aggiunta a quelli espressamente connessi all’intervento di risanamento ambientale), diagnostici, terapeutici, e più in generale assistenziale. Questo tema è stato trattato nel documento “Relazione relativa alle prescrizioni di cui all’art. 2, comma 4-quater, della legge 6 febbraio 2014, n°6”, consegnato alla Regione Campania il 29.4.2014, al quale si rinvia per un trattazione esaustiva

Il documento citato per la trattazione esaustiva è questo (download):

SALUTE E RIFIUTI: RICERCA, SANITA’ PUBBLICA E COMUNICAZIONE
Risultati dei Progetti CCM 2010
“Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti”
“Salute e rifiuti: ricerca, sanità pubblica e comunicazione”
Roma 6 febbraio 2014 – Ministero della Salute
Auditorium “Biagio D’Alba”

questo studio riporta come conclusione le seguenti azioni (pag.12):

In conclusione, dall’insieme dei dati qui presentati emergono due decisioni operative.
Per quanto attiene lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, un significativo guadagno in salute per le popolazioni residenti in prossimità di discariche e inceneritori può essere ottenuto attraverso la riduzione del 10% dei rifiuti prodotti, l’innalzamento al 70% della raccolta differenziata e del compostaggio e il divieto di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato tal quale.
Per quanto attiene la tutela della salute delle popolazioni residenti in aree con presenza di siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustioni incontrollate di rifiuti sia pericolosi che solido urbani, il lavoro svolto da Istituto Superiore di Sanità e ARPA Campania ha consentito di mettere a punto protocolli per caratterizzare la contaminazione ambientale nei siti in esame e valutare se vi siano rischi per la salute dei residenti, con l’obiettivo di fare emergere le situazioni a rischio ed effettuare con priorità gli interventi preventivi.

Ancora, sempre in questo studio consegnato alla Regione Campania, viene citato un’altro studio (download) effettuato dalla Protezione Civile :

“TRATTAMENTO DEI RIFIUTI IN CAMPANIA – IMPATTO SULLA SALUTE UMANA”

Studio di correlazione tra rischio ambientale da rifiuti. mortalità e malformazioni congenite

Risultati presentati il 12 Aprile 2007

Nelle due province campane le diverse vie di contaminazione riconducibili al ciclo di smaltimento di rifiuti danno un contributo alla compromissione ambientale riconosciuto seppure di difficile quantificazione. Tuttavia, la consistenza dei dati, con associazioni sovrapponibili per esiti diversi, suggerisce che la correlazione misurata rispecchi reali effetti sanitari legati alla compromissione di numerosi matrici ambientali (aria, acqua, suolo,alimenti). La concentrazione di eccessi di rischio nelle aree nelle quali la pressione ambientale da rifiuti è maggiore suggerisce che le esposizioni legate al trattamento dei rifiuti siano responsabili di una quota non trascurabile di mortalità e di malformazioni.

pagina 73

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La documentazione, gli studi, i dati portano sempre alle stesse conclusioni sin dai primi anni 2000, esiste davvero un’ampia letteratura medico scientifica dove le malattie vengono attribuite alla gestione dei rifiuti e dove nel modo più assoluto non vi è nessuna indicazione in relazione agli inceneritori, ma dove si fa ben presente che la riduzione, il riciclo e la raccolta differenziata con il compostaggio sono la base per la salute dei cittadini, nell’ambito della gestione dei rifiuti.

Sappiamo che la relazione tra le malattie come il cancro ed i tumori, con gli inceneritori sono un fatto conclamato
STUDI-EPIDEMIOLOGICI-ITALIANI-SULLE-POPOLAZIONI
Oggi i sostenitori e le lobby degli inceneritoristi sostengono che gli impianti di ultima generazione sono migliori e che non ci sono elementi che provano la correlazione con le malattie. Se è vero questo, ovvero che non ci sono indicazioni che attestino la relazione delle malattie con gli impianti di nuova generazione, deve prevalere il principio di precauzione e sopratutto devono realizzarsi in ogni caso sempre i primi 4 punti citati prima, riduzione,riutilizzo, riciclo, e compostaggio.
Noi del M5S in parlamento come sempre faremo dura opposizione, per l’impianto di incenerimento di Salerno voluto da Renzi, abbiamo già pronti i nostri emendamenti soppressivi, così come anche per tutte le altre nefandezze che stanno portando avanti con il DL 91/2014 (vedi semplificazione Bonifiche ecc ecc) ma loro avvallando questo scempio nonostante la situazione esistente e documentata in Campania, stanno prendendo delle scelte, e ogni volta che si prendono delle decisioni chi le prende ha un nome e cognome, chiedete ai vostri politici di tutelare la vostra salute.
No agli inceneritori, no alle discariche, si ad un piano dei rifiuti virtuoso che preveda il recupero totale della materia, e sopratutto bisogna fermare i roghi tossici che continuano a bruciare incessantemente.

Aggiornamento 11 Luglio 2014
dopo questi risultati il Governo Renzi commissaria l’Istituto Superiore di Sanità, che coincidenza!

3 Comments

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