Ministero Ambiente incapace e ottuso scarica su Augusta errore Regione Siciliana, ma non finisce qui!

Oggi in Commissione Ambiente del Senato, durante la seduta plenaria delle ore 8:40, ho ricevuto risposta del Ministero alla prima delle due interrogazioni, che riguardano il comune di Augusta e cioè alla n. 3-03744 e di cui ho riportato l’oggetto in questo comunicato stampa.

Rifiuti, Augusta: la Regione Sicilia trascrive per errore un sito come discarica abusiva e l’Europa ci multa. Interrogazione M5S in Senato

Premetto che sono 4 anni che litigo in Commissione per le non – risposte del Ministero alle interrogazioni sempre evasive e senza dare mai e dico mai alcun dato o informazione, ma devo dire che questa mattina è stato raggiunto il limite più basso di incapacità e menefreghismo del Ministero non solo nei confronti dei parlamentari ma di tutta la commissione Ambiente del Senato della Repubblica.

Vi riporto di seguito cosa ha detto il Ministero e punto per punto vi spiegherò le menzogne dette:

Risposta Ministero Ambiente scarica qui il PDF

1) il Ministero ha dichiarato, come potete verificare dal testo allegato, che il campo sportivo di Augusta è rientrato nell’elenco delle discariche abusive per le quali l’Italia sta pagando una multa salatissima in virtù della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2 dicembre 2014;

Ebbene è vero che il sito in questione è rientrato nell’elenco delle discariche abusive ma il Ministero ha omesso di dire innanzitutto che l’area in questione rientra nel perimetro del SIN del Priolo, quindi di competenza ministeriale. Ha omesso di dire che la Regione Siciliana ha ammesso che per proprio errore aveva indicato il campo sportivo di Augusta e la Rada di Augusta come discariche abusive. Per la rada di Augusta si è già provveduto allo stralcio dall’elenco, mentre per il campo sportivo la Regione Siciliana con nota prot. N.50313 del 25 novembre 2015 dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità ha provveduto a segnalare al Ministero dell’Ambiente l’erroneo inserimento del campo sportivo tra le discariche abusive e ha richiesto lo stralcio dalla procedura d’infrazione e la conseguente esenzione dalle sanzioni comminate dalla Comunità europea. A tal riguardo la Regione ha inviato, in allegato alla stessa nota, anche una corposa documentazione a disposizione del Ministero.

2) In secondo luogo il Ministero ha fatto presente che è stato stipulato nel 2015 Accordo di Programma Quadro tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Siciliana, con soggetto attuatore la Regione, per la risoluzione della problematica e che sono stati resi anche disponibili i fondi necessari.

Ciò corrisponde al vero, ma il Ministero ha omesso di dire che la storia della messa in sicurezza del sito parte dal 1 dicembre 2005, anno in cui il Comune di Augusta chiedeva al Commissario delegato per l’emergenza un contributo finanziario per realizzare l’intervento ma che SOLO nel 2011, quindi dopo 6 ANNI, il commissario trasmette il progetto preliminare al Ministero dell’Ambiente. Dopo circa 1 ANNO ancora, quindi nel 2012, il Ministero risponde dando parere sul progetto preliminare comunicando la soluzione ritenuta più idonea. E’ vero che con l’Accordo Quadro sono stati stanziati fondi ma essendo trascorsi ormai molti anni, nel frattempo in Sicilia hanno modificato la normativa sugli appalti pubblici ed è intervenuta l’ANAC dicendo che occorreva di nuovo fare la procedura per l’individuazione del soggetto attuatore. Anche su questa questione la Regione ha inviato note al Ministero e solleciti affinché si esprimesse a riguardo altrimenti nessun azione poteva essere intrapresa. Anche in questo caso il Ministero NON HA RISPOSTO.

3) Il Ministero ha dichiarato anche che è solo per l’inerzia degli Enti Locali, Regione e Comune, che non si è dato seguito ai lavori di messa in sicurezza per non aver predisposto il progetto esecutivo e avviato i lavori di messa in sicurezza ed è per questo che la Presidenza del Consiglio ha proceduto in data 18 dicembre 2015 ad una azione di rivalsa nei confronti di Comune e Regione.

FALSO! Come spiegato e riportato al punto 2, e a supporto ci sono documenti e atti ufficiali che il Ministero non può e non potrà ignorare, che dimostrano che il progetto preliminare è stato trasmesso seppur con 6 anni di ritardo da parte del Commissario delegato per l’emergenza, che comunque è di nomina governativa, e che è il MINISTERO INADEMPIENTE non avendo mai risposto alle note della Regione Siciliana e del Comune di Augusta.

4) Infine, il Ministero ha detto che l’unico modo per richiedere lo stralcio del suddetto sito dall’elenco delle discariche abusive è la dimostrazione alla Commissione Europea di aver adempiuto alla messa in sicurezza permanente del sito;

FALSO! Sempre con documenti e atti alla mano possiamo dimostrare come la Rada di Augusta sia stata stralciata dall’elenco delle discariche abusive perché l’Italia ha dimostrato che si trattava di un errore della Regione Siciliana. Non riusciamo a comprende perché non si sia fatta la stessa cosa per il Campo Sportivo di Augusta e come sia possibile affermare il falso con tanta sfrontatezza.

Questa la sintesi di quanto accaduto stamattina, ma vi riporto di seguito anche l’audio della mia risposta così potete ascoltare la rabbia che ho provato nel constatare l’incapacità e l’ottusaggine del Ministero a NON voler risolvere i problemi dei cittadini.

Di certo noi non ci fermeremo qui, perché questa ingiustizia nei confronti del comune di Augusta e dei cittadini siciliani tutti, non la possiamo accettare e avvieremo ogni azione possibile per mettere il Ministero di fronte alle proprie responsabilità e agisca immediatamente per risolvere il problema.

Interrogazione n. 3-03744 sulle motivazioni per le quali il Ministero dell’ambiente non abbia ancora provveduto a richiedere alla Commissione europea di espungere dall’elenco delle discariche abusive il campo sportivo di Augusta

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  1. Pingback: Ad Augusta, dopo intervento M5S primo sopralluogo del Commissario per le discariche abusive - VilmaMoronese.it

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