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M5S: Ecco Attiva Italia, se fossimo noi a Governare oggi

 

 

Roma, 9 ottobre – Un miliardo di euro speso in riqualificazione energetica genera fino a 17 mila posti di lavoro.

Gli stessi fondi, dirottati in grandi opere, crea meno di mille posti di lavoro.
Voi, dove li investireste i vostri soldi?
I parlamentari delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato hanno riscritto il decreto Sblocca Italia, con punti di vista diametralmente opposti a quelli che hanno fatto emanare al governo un decreto che fa piombare l’Italia in un Medioevo energetico, sociale, urbanistico, economico, ambientale. È il nostro #AttiVaItalia.

Rigettiamo completamente quello che abbiamo definito decreto #SfasciaItalia. E non siamo i soli: sono numerosi i comuni e le regioni che hanno depositato mozioni o risoluzioni contro il testo voluto da Renzi. L’ultima, in ordine temporale, la Lombardia (in allegato). Molti di questi documenti, presentati da consiglieri M5S, sono stati votati poi all’unanimità.

Oltre la protesta, però, ecco la proposta del MoVimento 5 Stelle.
Se fossimo al governo, su rifiuti, energia, opere pubbliche, beni comuni e bonifiche agiremmo in maniera diametralmente opposta.
E con l’AttiVaItalia lo mettiamo nero su bianco.
Il governo incrementa, facilita e anzi incoraggia le trivellazioni? Noi partiamo dai numeri: per ogni miliardo investito nelle energie fossili si creano 500 posti di lavoro
Per ogni miliardo nelle rinnovabili come solare e fotovoltaico i posti di lavoro salgono a 3000.

La prima grande opera pubblica di cui necessita il Paese è la riqualificazione energetica degli edifici: con gli stessi soldi immaginati dal governo per inutili tunnel, opere che mettono a rischio il territorio fragile, che non sono necessarie al territorio ma soltanto ai soliti appalti (semplificati) per i soliti amici degli amici, noi apriremmo migliaia di micro-cantieri diffusi nelle città.

Capitolo rifiuti: nello SfasciaItalia ci sono nuovi inceneritori, rifiuti che viaggiano per il Paese per dare nuova linfa a impianti che, in presenza di raccolta differenziata spinta, sono a corto di carburante, e che continuiamo a incentivare in bolletta.
Noi siamo per la politica di riduzione dei rifiuti, anche quelli organici attraverso sconti della tariffa a chi pratica l’autocompostaggio così come indicatoci dalle linee guida europee per la prevenzione dei rifiuti;
contro la proliferazione degli imballaggi reintrodurremmo il vuoto a rendere, mediante cauzione, finalizzato al riuso circolare degli imballaggi stessi  attraverso la creazione di una filiera del riutilizzo. Bisogna individuare e censire nell’intero territorio nazionale tutti gli impianti dove vengono svolte attività di preparazione per il riutilizzo, di pre-selezione meccanica, di compostaggio e autorizzandone di nuovi per perseguire, ancora una volta, gli obiettivi europei. Nel nostro piano, riteniamo strategici gli impianti di piccole e medie imprese che recuperano materia dai rifiuti urbani (sia da raccolta differenziata che indifferenziata residuale ) che devono essere autorizzati in via prioritaria e con la riduzione dei tempi previsti garantendo l’autosufficienza nazionale del recupero di materia.
Con l’articolo 7 lo SfasciaItalia bypassa il referendum e privatizza l’acqua. Nell’Italia che vorremmo l’acqua è un bene comune. Vogliamo fare ripartire i piani di gestione e tutela delle acque basati sui bacini idrici

Volete sbloccare davvero l’Italia?
Il MoVimento 5 Stelle sa come fare.

Scarica il volantino, distribuiscilo, aiutaci a informare e a combattere! 

Disegno di legge AttiVaitalia.docx

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