È stata depositata presso il Senato della Repubblica, dal Movimento 5 Stelle, un’interrogazione diretta al Ministro dell’Ambiente Galletti per fare chiarezza su una situazione che riguarda un’erronea classificazione di un sito come discarica abusiva presso il Comune di Augusta. A causa di questo errore l’Italia sta continuando a pagare la sanzione inflittaci dall’Europa.
L’interrogazione è il risultato di un lavoro di collaborazione e condivisione con il Sindaco di Augusta Cettina Di Pietro che è in prima linea nella battaglia contro questa ingiustizia, che punisce ingiustamente l’Italia e i suoi concittadini.
Ma cerchiamo prima di ricostruire i fatti:
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il 2 dicembre 2014, la Corte di giustizia dell’Unione europea condanna il nostro Paese per 218 discariche abusive a pagare ingenti sanzioni pecuniarie: una sanzione forfettaria una tantum che ammonta a 40 milioni di euro e una penalità semestrale determinata in 42 milioni e 800.000 euro, fino all’esecuzione completa della sentenza;
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nell’elenco originale delle discariche oggetto del procedimento di esecuzione della sentenza con specifico riferimento alla Sicilia risultano il campo sportivo di Augusta e la rada di Augusta, entrambe classificate come discariche abusive di rifiuti non pericolosi;
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nel 2015 la Regione Sicilia, accertato l’erroneo inserimento dei due siti, segnala al Ministero dell’ambiente il proprio errore nell’aver indicato il campo sportivo tra le discariche abusive.
Ebbene nonostante questa segnalazione, ancora oggi, nell’elenco delle discariche abusive, aggiornato a giugno 2016, e pubblicato sul sito del Ministero dell’ambiente è riportato il campo sportivo di Augusta tra le discariche abusive della Sicilia.
Diversa sorte è andata alla rada di Augusta che grazie ad un’interrogazione dell’eurodeputato Ignazo Corrao (M5S) è stata espunta dall’elenco delle discariche abusive.
Attualmente, quindi, non solo l’Italia sta continuando a pagare una multa per un sito che non è discarica abusiva, indicato erroneamente dalla Regione, ma oltre il danno è arrivata anche la beffa!! Il Comune di Augusta è stato diffidato dalla Presidenza del Consiglio in quanto ritenuto responsabile della mancata bonifica.
Noi crediamo che questa sia davvero un’ingiustizia non solo perché l’errore è stato compiuto dalla Regione ma soprattutto perché il campo sportivo rientra nell’aree comprese nel SIN di Priolo, quindi di competenza del Ministero dell’ambiente.
Chiediamo quindi un intervento tempestivo del Ministero dell’ambiente perché il sito venga espunto dall’elenco delle discariche abusive e venga superata la procedura di rivalsa nei confronti del Comune di Augusta, stante la carenza di responsabilità su di un sito erroneamente classificato come discarica abusiva dalla Regione Siciliana.
Qui il testo dell’interrogazione http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1022605
Qui il documento in cul la Regione Sicilia nel 2015 ammette l’errore!
foto di copertina https://flic.kr/p/epVwri
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