Disegno di legge Isole Minori, fermo a causa del PD

Ho avuto modo di guardare il video di Daniele Corrieri postato sulla community di facebook “Controcorrente Eoliana” in data 30 ottobre 2017 e di leggere il post di Pamela Orrù (senatrice del PD) sul suo profilo personale facebook sempre nella stessa giornata, dove riporta una versione distorta dei fatti.

In qualità di capogruppo per il M5S in Commissione Ambiente al Senato ed avendo seguito tutto l’iter dei disegni di legge relativi alle Isole Minori, ritengo di dover fare delle precisazioni.

A beneficio di chi non conosce il regolamento delle commissioni parlamentari è opportuno innanzitutto specificare che quando si decide di trattare in commissione di un qualsiasi argomento, vengono presi in considerazione tutti i disegni di legge che hanno il medesimo argomento a prescindere dalla data di presentazione.

Per le Isole Minori i DDL i testi presi in esame sono 5, fra cui quello a prima firma Orrù (PD) A.S. 828 e quello a prima firma Santangelo (M5S) A.S. 1650. Questi provvedimenti vengono vengono incardinati in commissione in data 27 novembre 2014 e Viene nominato Relatore il sen. Mancuso in forza NCD, quindi appartenente alla maggioranza.

Nella seduta del 29 aprile 2015 il Relatore Mancuso dichiara di prendere come testo base quello della Orrù (PD). Qui il link al resoconto: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=00913473&part=doc_dc&parse=no&stampa=si&toc=no

Successivamente, in varie sedute, si è proceduto con una serie importante di audizioni ed avviato una discussione generale sui testi in esame. Durante le suddette sedute ho più volte ribadito che i testi più completi, cioè quello della Orrù e quello di Santangelo, non erano in contrasto fra loro ma che invece risultavano complementari, e che un testo unificato con le parti migliori dell’uno e dell’altro fosse il lavoro migliore per dare davvero ai cittadini delle piccole isole un segno di attenzione e risoluzione dei problemi che giornalmente affrontano.

Nella seduta del 26 aprile 2016 (quindi dopo un anno esatto, e ricordo a tutti che è la maggioranza a decidere il calendario della commissione) il Relatore Mancuso (appartenente alla maggioranza) dichiara che dopo una attenta istruttoria, dopo le audizioni e dopo la discussione in commissione, ha deciso di presentare un testo unificato, così come avevo proposto io, che in gran parte risultava essere l’unione dei testi dei DDL Orrù e Santangelo, e procede a illustrare il suddetto nuovo testo base. Il resoconto della seduta è questo: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=00971254&part=doc_dc&parse=no&stampa=si&toc=no

Nella seduta del 27 aprile 2016 il Relatore Mancuso dichiara che ha una versione aggiornata del testo unificato che tiene conto di ulteriori approfondimenti: la Commissione tutta conviene di adottare questo muovo testo unificato e si decide anche la scadenza per presentare emendamenti per l’11 maggio 2016. Qui il resoconto: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=00971331&part=doc_dc&parse=no&stampa=si&toc=no

Dopodichè, presentati gli emendamenti, dei DDL Isole Minori non se ne è più parlato.

Dall’11 maggio 2016 fino a circa due settimane fa, a ogni seduta dedicata alla Programmazione dei Lavori di Commissione ho chiesto e sollecitato il riavvio della discussione sulle Isole Minori e ho anche chiesto di sapere quali fossero i motivi per cui il provvedimento si era arenato. Non ho ricevuto alcuna risposta a riguardo né tantomeno il provvedimento è stato calendarizzato. Ora essendo la maggioranza a decidere i lavori da seguire (noi del M5S non facciamo neanche parte dell’Ufficio di Presidenza della commissione) presumo che i motivi della NON calendarizzazione possano essere solo 2:

1. la senatrice Orrù, che non aveva gradito la decisione della Commissione di approvare il Testo unificato perché voleva egoisticamente e irresponsabilmente portare avanti solo il suo DDL, ha deciso di ostacolare l’iter del provvedimento (quindi colpa della maggioranza = PD)

2. che la commissione Bilancio non si è espressa ancora sul testo che prevede fra l’altro lo stanziamento di diversi milioni di euro (quindi sempre colpa della maggioranza = PD che decide nella V^ commissione Bilancio insieme al Governo quali provvedimenti far passare e quali no).

Questo è quanto accaduto sui Disegni di Legge Isole Minori per quanto attiene l’iter regolamentare.

C’è anche da dire che in diverse occasioni ho fatto presente ai colleghi della commissione che visto che il testo unificato era condiviso da tutti i parlamentari si sarebbe potuto procedere su questo testo anche con la procedura detta “deliberante” che avrebbe accorciato i tempi dell’approvazione visto che si sarebbe concluso tutto in commissione senza il passaggio in aula. Di questo ne ho parlato anche diverse volte alla sen. Orrù alla quale ho chiesto se era mai possibile che dovessi essere io a sollecitare il provvedimento (a nome anche di Santangelo) e non lei che era prima firmataria dell’altro testo. Mai ricevuta alcuna risposta.

Detto questo ritengo opportuno fare alcune specifiche anche nel merito, per spiegare perché ci tenevamo che il testo Orrù e Santangello venissero unificati.

Secondo il nostro punto di vista il testo Orrù era carente per diversi aspetti che invece venivano riportati nel testo Santangelo, ne riporto solo alcuni di seguito:

all’art.2 abbiamo chiesto di inserire fra gli interventi per lo sviluppo e la valorizzazione delle isole minori:

– quello di favorire la mobilità sostenibile, incentivi per l’uso di veicoli a basso impatto ambientale, interventi per le piste ciclabili e servizi annessi

– attivare sistemi di gestione dei rifiuti che consentano forme di smaltimento, recupero e riciclo autonomo così da avere una riduzione dei costi che ovviamente comporterebbe un risparmio per i cittadini sulla tassa dei rifiuti;

– di garantire il rifornimento idrico favorendo l’istallazione di impianti di potabilizzazione e di desalinizzazione, di recupero acque piovane ecc.

– di promuovere e incentivare le attività tipiche locali anche attraverso la riduzione degli oneri finanziari, il costo dei trasporti delle merci, la semplificazione delle procedure burocratiche.

all’art. 4 – abbiamo chiesto di portare il Fondo di sviluppo per le isole minori da 40 milioni a 100 milioni di euro;

all’art. 5 – abbiamo chiesto di individuare forme di fiscalità di sviluppo con particolare riguardo alla creazione di nuove aziende sostenibili, cioè di aziende che oltre al profitto, potessero impostare la loro attività su valori sociali, etici e ambientali

all’art. 7 – abbiamo chiesto, per poter comprendere e quantificare i fondi necessari, di procedere a una ricognizione di tutte le infrastrutture e strutture presenti sulle isole, da quelle sanitarie, assistenziali, scolastiche ecc… solo in questo modo si può comprendere quali sono le priorità per ogni singola isola, su cosa puntare e quanto serve investire.

All’art. 9 – viste le carenze delle strutture sanitarie, abbiamo proposto che fosse previsto il rimborso delle spese sostenute qualora l’assistenza non fosse possibile in loco;

Potrei procedere con altro ancora ma credo che i documenti, i resoconti e le informazioni date fin qui spieghino il gran lavoro fatto su questi disegni di legge.

Dispiace davvero tanto vedere che per irresponsabilità personale del singolo e incapacità della maggioranza a voler affrontare davvero i problemi dei cittadini, si blocchino i lavori di una commissione.

Pertanto, rispedisco alla Orrù le accuse fatte nel suo post nei confronti del M5S dicendole che i siciliani non sono stupidi ma che anzi sanno informarsi, sanno valutare e sanno scegliere.

Detto questo resto a disposizione di voi tutti per qualsiasi altra informazione o magari, perché no, per un incontro dove potrò ulteriormente fornirvi dettagli utili che qui per brevità non ho inserito.

A presto, Vilma Moronese

Cittadina Portavoce in Senato

Movimento 5 Stelle

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