Approvata la legge SalvaMare in Senato, la mia dichiarazione di voto

Ho tenuto particolarmente ad intervenire in oggi aula in dichiarazione di voto sulla legge SalvaMare perchè volevo poter illustrare l’importanza di questa norma per l’Italia 🇮🇹 e anche per spiegare le modifiche che sono state apportate in commissione, su cui tutti hanno dato il loro contributo. Apporto che non è stato solo interno al Parlamento ma anche esterno, e mi riferisco alle associazioni e ad altre istituzioni, segno di quanto è sentita e attesa questa legge.

Adesso dopo la sua approvazione in Senato dobbiamo seguire l’iter alla Camera dei Deputati affinchè venga approvato definitivamente quanto prima.

Grazie Presidente, anche per avermi consentito di intervenire in dichiarazione di voto.

Colleghi, cittadini,

in questa fase epocale, di cambiamento e transizione ecologica, che vede il nostro paese fortemente impegnato nel rispettare le sfide e le riforme previste nel Piano di Ripresa e Resilienza, siamo chiamati oggi a dare un segnale forte, deciso e soprattutto concreto verso la direzione della tutela ambientale e della salute di tutti noi.
Abbiamo l’occasione di dare corpo ad una norma che vorrei definire non solo di carattere ambientale, ma anche, e soprattutto, una legge di civiltà.
L’inquinamento dei nostri mari ha assunto proporzioni devastanti, ogni minuto l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce negli oceani, provocando la morte di tartarughe, uccelli, pesci, balene, delfini, compromettendo i delicati equilibri degli ecosistemi marini e di tutta la catena alimentare.
Secondo inquietanti stime, ogni giorno vengono disperse in mare circa 8 milioni di tonnellate di plastica, per non parlare dei metalli pesanti, dei solventi e dei fanghi tossici provenienti dalle attivitĂ  industriali che si accumulano nei greti dei nostri fiumi e sui fondali dei nostri mari, irreversibilmente.
Nel nostro mare, 134 specie sono vittime di ingestione di plastica.
Frammenti di plastica piĂą piccoli entrano nella catena alimentare e arrivano sulle nostre tavole; fibre e microplastiche sono state rinvenute anche in ostriche e cozze con concentrazioni tali da mettere a repentaglio la salute degli uomini.
Le microplastiche sono state rilevate anche nell’acqua potabile, sia di rubinetto sia imbottigliata, e in alimenti come la birra, il sale e il miele.
L’emergenza dell’inquinamento da plastica nei mari e nelle acque in generale ha assunto proporzioni allarmanti, perchè non diventino irreversibili è essenziale, oggi, approvare questo disegno di legge che, nato da una visione lungimirante dell’ex Ministro Costa, deve diventare, dopo oltre due anni di gestazione, il primo significativo passo per arginare una piaga che non può più essere tollerata.
Grazie a questo provvedimento, i pescatori potranno finalmente portare a terra la plastica accidentalmente pescata in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune, in maniera gratuita e senza ricevere sanzioni considerato il divieto oggi vigente. I rifiuti potranno essere così conferiti all’impianto portuale di raccolta e avviati a processi di economia circolare.
Grande attenzione è data anche alle campagne di pulizia, valorizzando quanto le associazioni di settore già fanno ormai da anni, con la promozione di giornate dedicate alla pulizia delle spiagge, delle rive dei fiumi e delle aree lacustri che suscitano grande interesse e partecipazione attiva dei cittadini.
Ma la cultura del rispetto dell’ambiente passa attraverso l’educazione e l’informazione, ecco perchè sono previste attività di pubblicità e sensibilizzazione a cura delle Autorità portuali o dei Comuni territorialmente competenti verso i pescatori e gli operatori del settore al fine formarli sulle modalità di conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati o volontariamente raccolti.
Viene inoltre rafforzata l’attività del Ministero dell’istruzione nella promozione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di iniziative volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente e, in particolare, del mare e delle acque interne, nonché delle corrette modalità di conferimento dei rifiuti.
Tuttavia, ancora molto rimane da fare, ad esempio per l’eutrofizzazione, i rifiuti di plastica e la pesca non sostenibile, come si evince dalla “Relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio sull’attuazione della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino” del 25 giugno 2020.
Con l’approvazione della Legge SalvaMare e quindi esprimendo convintamente un voto favorevole, noi tutti possiamo dare un segnale importante. Infatti voglio far notare al Governo, che l’approvazione definitiva del SalvaMare darebbe una risposta immediata anche all’articolo 16 della dichiarazione conclusiva del G20 di Roma che si è appena concluso. Tutti si sono impegnati nei confronti dell’ambiente promettendo di fermare la perdita di biodiversitĂ , obiettivi da raggiungere entro il 2030. Il SalvaMare permetterebbe dunque all’Italia di essere all’avanguardia normativamente in tutta Europa oggi stesso, ma addirittura di esercitare una funzione di guida, leader di fatto, nei confronti degli altri paesi del mondo.
Permettetemi quindi di ringraziare innanzitutto Sergio Costa per la sua lungimiranza, la relatrice Virginia La Mura per la sua competenza, tutti i colleghi della commissione che su questo provvedimento hanno lavorato in piena sinergia e un grazie di cuore a tutte le associazioni ambientaliste per il loro prezioso contributo e supporto.
Grazie per la Vostra attenzione e soprattutto buon voto a tutti.

Qui il testo del SalvaMare modificato dalla Commissione Ambiente

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