Questa mattina a Roma, abbiamo tenuto una conferenza stampa sull’approvazione e sull’importanza della legge SalvaMare, che io ho definito come una festa, un bel momento che aspettavamo da tanto tempo.
Nel mio intervento e negli interventi di tutti i presenti potrete approfondire i motivi dell’importanza di questa legge, che prevede numerose azioni a tutela e a difesa del mare.
Buongiorno a tutti, e grazie alla collega Virginia la Mura per aver organizzato questo momento di incontro, per discutere approfonditamente di questa grande novità tanto attesa ovvero l’approvazione della legge SalvaMare.
Considerata la grande novità per l’ambiente in senso generale e per gli ecosistemi marini nello specifico, e visto che io oggi mi ritrovo qui con tutti voi che siete persone non solo che stimo, ma con le quali ho il grande piacere di condividere questa gioia, direi che questa occasione possiamo considerarla una festa, una bella festa.
Dopo tanto tempo era necessaria una buona notizia, e la legge SalvaMare è la buona notizia.
Pensate che questa legge ha dovuto lottare assieme a noi per non morire, ed è sopravvissuta a ben 3 Governi. Conte I, Conte II e Governo Draghi, e ad ostacolarla abbiamo avuto circa 2 anni di pandemia, e adesso più recentemente anche la Guerra in Ucraina, che ne hanno rallentato notevolmente l’iter parlamentare.
Ad Ottobre 2021, erano trascorsi tre mesi dal giorno in cui la commissione ambiente del Senato, che mi onoro di presiedere, aveva già approvato il testo della legge in seconda lettura, e in Senato non si riusciva a trovare spazio per calendarizzarla in aula.
Ma questa legge per noi era troppo importante e abbiamo cosi deciso di lanciare un primo grido di allarme, che per fortuna è stato colto da tanti, ed in particolare dalle associazioni, tra cui Marevivo in testa, che con la loro Presidente, la dott.ssa Giugni, si sono attivati in un modo straordinario lanciando un appello al Parlamento assieme alle altre associazioni come, Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn, che naturalmente ringrazio personalmente, e questo ha funzionato.
Fondamentale il lavoro della collega La Mura relatrice del provvedimento nonché esperta oceanografa, particolare non di poco conto, e altrettanto fondamentali i rapporti e la collaborazione con i colleghi della Camera dei Deputati e la Sottosegretaria Fontana, che naturalmente sono stati anch’essi determinanti.
Personalmente sono sempre stata contraria a modificare il nome del Ministero dell’Ambiente, perchè la sua ridenominazione ha di fatto cancellato la parola “ambiente” ed anche le parole “tutela del territorio e del mare”.
Facendo sparire in un colpo solo l’utilizzo quotidiano di questi termini, noi andiamo a togliere il significato sociale e strategico di difesa dell’ambiente al Ministero, ovvero l’istituzione suprema che se ne dovrebbe occupare e a cui tutti i cittadini dovrebbero rivolgersi riconoscendone il ruolo. Ad esempio se anche volessimo accontentarci di un riconoscimento generico attribuibile al Mite rispetto all’ambiente, mi chiedo, ma la difesa e la tutela del mare che fine fa nell’immaginario collettivo, nella società.
Ecco che ogni azione di difesa del mare, con tutto il suo mondo, diventa fondamentale, ecco che la legge SalvaMare si pone in un contesto d’avanguardia in Europa rispetto alla sfida Globale dei rifiuti marini che per l’85% sono rappresentati dalle plastiche, dannosissime.
Ecco che con l’approvazione del SalvaMare la risorsa Mare torna anche tra la gente, nel quotidiano, e fa sì che tutti assieme si possa cooperare per difendere il mare e più in generale le acque, visto che sono ricompresi nella legge anche i laghi, i fiumi e le lagune. Dunque tutti assieme, pescatori, associazioni ambientaliste, enti, associazioni sportive, ed anche i gestori dei lidi turistici, potranno dar vita a campagne di pulizia, senza più temere nulla.
Ci saranno grazie alla legge SalvaMare campagne di sensibilizzazione dirette ai pescatori, saranno previste dalle autorità di bacino sistemi anche galleggianti per la cattura dei rifiuti, nei fiumi.
In questa legge c’è tanto, si parla di meccanismi premianti per i pescatori, di poseidonia, di impianti di desalinizzazione, e il Ministero dovrà relazionare sull’attuazione di tutto ciò ogni anno alle Camere.
Ecco l’importanza del SalvaMare, che non è uno slogan, ma una legge fatta di azioni in un’ottica di economia circolare, una legge che ci dà collettivamente la possibilità di occuparci del Mare in forma concreta e non astratta.
Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie ad un Ministro, all’ultimo Ministro dell’Ambiente dell’Italia, che è Sergio Costa che ha saputo ascoltare, sia il Parlamento che la società civile, le associazioni, e questo lavoro credo sia quello più giusto da fare e che porta poi risultati, anche se sudati, ma forse per questo più inaspettati e belli.
Grazie a tutti davvero per questo fantastico e meritato risultato che premia gli sforzi di tutti, e soprattutto darà speranza di vita all’ambiente e al nostro mare.