Draghi vuole costruire una nuova base militare in un Parco Naturale

Ambiente in Costituzione? Transizione Ecologica? Green New Deal? Consumo del suolo? Tutte parole e norme prive di significato per Mario Draghi, che come un marziano appena atterrato sulla Terra, ha firmato un decreto pubblicato il 23 marzo in Gazzetta Ufficiale per costruire una nuova base militare in un parco naturale in Toscana con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La zona si chiama Coltano e si trova nel Parco Naturale regionale di San Rossore, e già solo questo dovrebbe tenere lontano chiunque voglia costruire o speculare, e invece non basta evidentemente per Mario Draghi, Presidente del Consiglio e primo ministro del Governo “dei migliori” che invece vuole costruire proprio qui nel Parco Naturale una nuova base militare, nello specifico :

⚠️ una pista di atterraggio per elicotteri;
⚠️ due poligoni di tiro;
⚠️ caserme;
⚠️ centri di addestramento;
⚠️ laboratori;
⚠️ magazzini;
⚠️ palestre;
⚠️ piscine;
⚠️ uffici;
⚠️ mensa;
⚠️ infermeria;
⚠️ officine;
⚠️ un autolavaggio;
⚠️ 18 villette a schiera;
⚠️ per un totale di 440mila metri cubi su 730mila metri quadrati di area protetta;

Sembrerebbe che verranno abbattuti anche 937 alberi che dovranno fare spazio all’ampliamento della base militare americana già esistente Camp Darby.

E così il Governo “dei migliori” con i soldi che l’Italia si è conquistata per essere stata la nazione più colpita dalla pandemia in Europa e che dovevano essere usati in maggior parte per realizzare la cosiddetta “Transizione Ecologica” li utilizzerà per demolire l’ambiente, e per realizzare una base militare dichiarata “opera destinata alla difesa nazionale”.

Ma non finisce qui, perché Draghi si è dato anche i super poteri del decreto semplificazioni, che sono talmente super che nessuno è stato avvisato di questa nuova opera di devastazione ambientale, infatti sia il Presidente dell’Ente parco, sia la Regione Toscana, stando ad informazioni di stampa, non ne sapevano nulla, mai nessun atto sarebbe passato sulle loro scrivanie, nè nulla sarebbe stato reso pubblico.

Se questo dovesse risultare vero, e se la Regione Toscana tiene all’ambiente, al territorio e alla sua tutela, credo che dovrebbe opporsi a questa decisione calata dall’alto anche attraverso le vie legali, perché è inconcepibile che il Governo si muova in questo modo, così antidemocratico. Questa base militare, in quel luogo priverà i cittadini di un’area naturale tutelata e cancellerà per sempre un enorme patrimonio di biodiversità.

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