L’Ufficio Parlamentare di Bilancio sbugiarda il Governo

Che cos’è l’UPB ?

L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) è un organismo indipendente costituito nel 2014 con il compito di svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica

del Governo e di valutare il rispetto delle regole di bilancio nazionali ed europee. L’Upb contribuisce ad assicurare la trasparenza e l’affidabilità dei conti pubblici, al servizio del Parlamento e dei cittadini.

Il 13 Aprile scorso l’UPB ha pubblicato la lettera di validazione inviata al MEF il 31 Marzo 2015

Cosa c’è scritto nel documento inviato al MEF e quindi al Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan?

E’ molto semplice e chiaro ed è anche sintetico, 3 paginette che vale la pena leggere per capire la favoletta che questo Governo continua a raccontare agli italiani.

L’ufficio parlamentare di bilancio infatti scrive così : Gentile Ministro….. “In particolare, appare relativamente ottimistica la previsione del MEF sulla dinamica dei consumi delle famiglie

Un passaggio importante questo, che poi continua nel documento indicandone i motivi di questa ottimistica previsione. Sappiamo tutti che il Governo Renzi è sostenuto da Mario Draghi e quindi gode al momento del sostegno delle Banche ed infatti Renzi, ma anche il suo precedessore Letta, lo hanno dimostrato ampiamente, sia con il Decreto Imu-Bankitalia sia con le riforme costituzionali che tolgono la sovranità definitivamente ai cittadini per portare a se, dunque all’uomo in capo, il comando assoluto del paese.

Dove sta il trucco del duetto Renzi-Draghi?

Il trucco sta nel tenere basso il cambio dollaro-euro, infatti mentre prima al cambio la differenza tra dollaro ed euro era di circa un 20-25% dando un vantaggio a chi acquistava in Euro, oggi il cambio è di circa uno ad uno, dunque non c’è più il vantaggio ad acquisire con euro prodotti e servizi.
cambio dollaro euro aprile 2015

In più questa manovra operata dalla BCE e da Draghi, mantiene anche il prezzo del petrolio molto basso, e si aggiunge anche ad un calo del prezzo del greggio, in un contesto di guerra economica che gli Arabi stanno facendo agli Stati Uniti.

Con questi due stratagemmi il duo Renzi-Draghi puntano ad ottenere un segno positivo davanti al famoso PIL. E’ facile comprendere che non si tratterebbe dunque del risultato frutto di una risposta vera dell’economia di un paese, ma semplicemente un trucco, non dimenticando che nel calcolo del PIL da Maggio 2014 sono inseriti anche armi, droga e prostituzione, pur di gonfiarlo.

Mettiamoci nei panni di un’azienda medio grande, che con un cambio favorevole ed una produzione in Europa, dovrebbe essere favorita sul mercato ed aiutata anche da un calo delle spese energetiche di cui parlavamo prima. Fatte queste considerazioni, adesso l’azienda dovrà però avere un mercato che vuole i suoi prodotti e quindi c’è bisogno, di richiesta. Ma un’azienda che fino ad oggi ha venduto poco (produzione), avrà accumulato debiti e probabilmente avrà degli stock residui. Dunque nella migliore delle ipotesi questa azienda qualora riesca ad approfittare di questa congiuntura di fattori a lei positivi, probabilmente al massimo riuscirà a mettersi in parità, e pagare i creditori (stipendi,fornitori ecc).

Il tutto o meglio il trucco, continua se si continua ad avere un cambio con un dollaro debole nei confronti dell’euro e un costo del petrolio anch’esso bassissimo, qualora uno dei due dovesse mutare, il trucco svanisce. Ma svanisce in realtà anche se dovesse durare a lungo in modo immutato questi fattori perchè si andrebbero a creare condizioni stabili che porteranno ad una stagnazione cronica dei mercati e dunque il trucco non funzionerà più, ed era proprio a tutto questo che si riferiva il documento dell’UPB.

La causa della crisi che stiamo vivendo è la crescita, e se la causa è la crescita non può essere la soluzione. Maurizio Pallante

 

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