
Roma 17 Ott – «È davvero inaccettabile ed inammissibile che tutto ciò si ripeta come in un incubo, dopo tutte le misure di sicurezza e di sorveglianza che sono state programmate per il sito».
Questo il commento della senatrice M5S e presidente della commissione ambiente al Senato Vilma Moronese dopo la notizia dell’incendio avvenuto questa mattina all’interno dello STIR di Santa Maria Capua Vetere (Ce).
«L’incendio – è avvenuto a poche ore dall’audizione del Prefetto di Caserta alla Camera dei Deputati – continua la senatrice M5s – dove aveva dichiarato che grazie all’impiego dei militari e delle nuove circolari ministeriali sulla sicurezza degli impianti, su Caserta non avevamo più subito roghi agli impianti».
«Al momento non ci sono spiegazioni ufficiali per quanto accaduto. Ho chiesto anche al Ministro Costa stamane di convocare al più presto il comitato di ordine pubblico per la sicurezza. In quella sede tutti dovranno rispondere di cosa è stato fatto e cosa no».
«In attesa poi di incontrare il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di persona, al quale proporrò delle modifiche anche per il “Patto d’azione per la Terra dei Fuochi” ho deciso di depositare un’interpellanza con la massima urgenza indirizzata al Ministero dell’Interno».
«Siamo di fronte ad episodi che richiedono azioni forti. È evidente che la Provincia la Regione Campania, enti a cui è affidata la gestione del ciclo dei rifiuti, non hanno sotto controllo la situazione».
«Non vedo altre soluzioni al di fuori del commissariamento dello STIR e che venga del tutto esautorata la gestione della Provincia di Caserta. Bisogna controllare qualunque cosa entri o esca dall’impianto. Al Ministero dell’Interno chiediamo oltre a questo anche di sapere se effettivamente sono state installate le telecamere di sorveglianza e tutte quelle misure previste dalla più recenti norme emanate».
«Bisogna definitivamente comprendere se questi episodi siano frutto della criminalità o vi sia dell’altro, perchè nel caso vi fosse la camorra dietro questi incendi penso sia necessaria l’azione dell’antimafia che recentemente con due operazioni ha svelato ed arrestato i traffici illeciti di rifiuti in cui erano anche coinvolti impianti ed aziende del napoletano e del casertano».
«È importante non confondere le competenze – conclude Moronese – perché quando regna la confusione ed il caos aumentano le possibilità di farla franca per chi sta lucrando sulla nostra salute».
Le dichiarazioni del Ministro Costa
ROGO RIFIUTI, MINISTRO COSTA: “ATTO CRIMINALE. INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE CONTROLLANDO L’INTERA FILIERA E GLI ALTRI IMPIANTI”
Roma, 17 ottobre 2019 – “Non esiste al mondo che vada a fuoco un impianto pubblico di stoccaggio dei rifiuti, soprattutto ora che lì transitavano flussi straordinari a causa del blocco di Acerra. Ed è il secondo rogo nello stesso impianto in un anno. C’è una norma dello Stato, la norma Sibilia, che impone a tutti gli impianti di stoccaggio dei rifiuti l’approvazione e la realizzazione di piani di emergenza interni ed esterni. Ritengo necessario che venga convocato con urgenza il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica perché bisogna dare delle risposte e ogni istituzione in quella sede potrà farlo. Mi aspetto riscontri puntuali: erano stati realizzati? L’impianto era inserito nella lista dei siti sensibili? Era dovutamente controllato? Come mai pare che non ci fossero telecamere? Ognuno deve fare la sua parte ed è fondamentale che si faccia rispettare la norma. Sono in continuo contatto con la prefettura di Caserta. Questo nuovo incendio è un attacco criminale al sistema ma soprattutto alla salute dei cittadini. Come ministro dell’Ambiente sto concentrando la nostra attenzione in azioni puntuali per fermare i roghi che ogni giorno attanagliano la vita di magliaia di abitanti della Terra dei Fuochi. Ma non possiamo controllare anche gli impianti. Pretendiamo che questi siano costantemente monitorati. Adesso si provveda a fare un controllo di tutti gli altri impianti e non solo nella provincia di Caserta ma anche nelle altre province campane”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa