Rischio idrogeologico in Campania, cittadino “aspetta e spera”

Il 7 Luglio scorso ho ricevuto in commissione, la risposta da parte del Sottosegretario Degani, alla nostra interrogazione sul “rischio idrogeologico in Campania”

Di seguito potrete ascoltare la mia risposta al sottosegretario che è anche riassunta sul sito del Senato in modo estremamente sintetico.

La senatrice MORONESE (M5S) si dichiara non soddisfatta della risposta. Ritiene infatti che il Governo debba fornire un aiuto concreto e tempestivo per far fronte alle gravi criticità evidenziate nell’interrogazione. Ciò risulta impossibile se i provvedimenti adottati in campo ambientale prevedono l’invarianza degli oneri finanziari. Auspica che, nell’ambito dell’esame dei disegni di legge sul consumo del suolo (AS 2383, 769, 991, 1181 e 1734) e sul riordino del sistema della protezione civile (AS 2068, 1606 e 1797), il Governo possa nei fatti dimostrare la reale volontà di far fronte a gravi problematiche che richiedono soluzioni immediate.

Ecco cosa avevamo richiesto di sapere.

si chiede di sapere:

quali iniziative intenda intraprendere il Ministro in indirizzo, in termini di attività di prevenzione del dissesto idrogeologico in Campania;

se ritenga opportuno avviare apposite campagne informative a livello nazionale e, in particolare, se intenda supportare la regione Campania nell’attivazione di apposite campagne informative, rivolte ai cittadini residenti nei territori a rischio;

quale sia lo stato dell’iter dell’erogazione del finanziamento “POR 2007-2013”, ammontante a 15 milioni di euro, destinato ai comuni campani per la realizzazione di interventi finalizzati alla predisposizione, applicazione e diffusione dei piani di protezione civile;

alla luce dei dati contenuti nel citato rapporto pubblicato da Legambiente, se siano state programmate misure specifiche per limitare i fenomeni di abusivismo diffuso, che tendono a impermeabilizzare i suoli;

quali iniziative intenda intraprendere affinché sia garantito il rimboschimento e la ripiantumazione delle aree adiacenti ai fiumi, ovvero lungo i pendii, la cui stabilità è fondamentale per mitigare il rischio frane.

Come potrete leggere, la risposta è un elenco di provvedimenti, ma i fatti sono zero, e i cittadini ancora esposti ai gravissimi rischi elencati in questi 3 rapporti.
07.06.2016__risposta-Ministero-interrogazione-dissesto-idrogeologico-campania-M5S-1-di-3

07.06.2016__risposta-Ministero-interrogazione-dissesto-idrogeologico-campania-M5S-2-di-3

07.06.2016__risposta-Ministero-interrogazione-dissesto-idrogeologico-campania-M5S-3-di-3

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