La Terra dei Fuochi esiste e grida vendetta – Report sulle interrelazioni tra Terra dei Fuochi e rischi sanitari

Questa mattina ho partecipato alla presentazione del “Report sulle interrelazioni tra #TerradeiFuochi e rischi sanitari” della Procura di Santa Maria Capua Vetere, un lavoro istituzionale importante partito diversi anni fa e che oggi è stato presentato e pubblicato. Quando mi è stata data la possibilità di intervenire, ho ringraziato la Procura e le istituzioni che hanno lavorato a questo Report, e ho voluto evidenziare alcune cose.

Innanzitutto ho detto che si è persa una grande occasione in passato, quando con il Patto d’azione per la Terra dei Fuochi, il Governo aveva previsto il coinvolgimento di tutte le Istituzioni dove ognuno doveva fare la sua parte entro un tempo stabilito, ma purtroppo alcuni soggetti istituzionali non hanno voluto portare a termine questo lavoro importante e “multidisciplinare” per i cittadini .

Ho evidenziato che ci sono delle zone dove non sarebbe emersa la correlazione tra rischi ambientali e salute, ma per quello che è stato mostrato, per altre zone invece questo rischio esisterebbe e che quindi occorre ulteriormente approfondire i dati acquisisti.

Lo studio ha utilizzato fra i vari parametri anche un Indice di Pressione Comunale ambientale, nel quale si tiene conto della presenza di siti contaminati, discariche, sversamenti illeciti, roghi tossici, impianti di rifiuti, ecc ecc.

Così è emerso che in alcuni Comuni il rischio di tumori è superiore.
Sono Marcianise e Mondragone dove si registra un eccesso di tumori al polmone e San Marco Evangelista eccessi per tumori maligni alla vescica nei maschi.

Poi c’è l’area di Lo Uttaro, che ricomprende 4 comuni (Caserta, San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Maddaloni) e che necessita di più tempo affinchè lo studio epidemiologico possa arrivare a conclusioni più precise.

Chi lascia intendere che il problema ambientale della Terra dei Fuochi in Italia viene disconosciuto a mio avviso commette un gravissimo errore perché se fosse così non sarebbe stato fatto un decreto legge apposito nella scorsa legislatura, e la Regione Campania non avrebbe dovuto stanziare milioni e milioni di euro per le bonifiche, come i 15 milioni di euro per Calvi Risorta (ex Pozzi) dove la bonifica non è ancora iniziata dal 2015 quando la discarica abusiva fu scoperta. Oppure come Cava Monti a Maddaloni, dove ancora non si procede con l’intervento di bonifica, dopo una risoluzione approvata all’unanimità in Parlamento e l’impegno encomiabile della Procura.

Quindi da questo studio è emerso che l’inquinamento c’è e l’Indice di Pressione Comunale ambientale è un dato di fatto.

Sulla base di tutto ciò, preso atto di queste evidenze io mi chiedo ad esempio come possa la Regione Campania pensare di costruire altri impianti di rifiuti, nella zona ex Pozzi, dove nonostante la presenza di tanti impianti si vogliono realizzarne altri per trattare oltre 600.000 tonnellate di rifiuti, sapendo che anche l’Istituto Zooprofilattico ha già messo nero su bianco che quest’area ma anche altre sono già fortemente compromesse? Per non parlare della Turbogas della Calenia che ha chiesto il raddoppio della centrale.

Continuerò a seguire questo lavoro di approfondimento fortemente e giustamente voluto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ringrazio sempre per la grande attenzione che dà ai crimini ambientali. Ritengo doveroso sottolineare con forza per evitare qualsiasi fraintendimento che il problema dell’inquinamento esiste ed è gravissimo e se taluni rappresentanti istituzionali fanno finta di ignorarlo sarò pronta in ogni occasione a ricordarglielo come da sempre faccio, e sarò pronta a ricordare anche che se si vuole governare la regione, la provincia e i comuni della Terra dei Fuochi si deve essere consapevoli della responsabilità e che bisogna fare l’impossibile per porvi rimedio, anziché scegliere di far finta che non esiste.

Scarica il Report sulle interrelazioni tra TerradeiFuochi e rischi sanitari della Procura di Santa Maria Capua Vetere

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