Roma, 20 aprile 2021 – E’ stato pubblicato il testo della proposta di legge a prima firma della senatrice Vilma Moronese presidente della XIII Commissione Ambiente e Territorio del Senato della Repubblica, per il contrasto alle stese di camorra e per il recupero dei minori a rischio.
“Questa proposta di legge nasce dall’esigenza di rispondere ad un fenomeno estremamente preoccupante che è quello delle cosiddette ‘stese’. La stesa consiste nell’effettuare raffiche di armi da fuoco in modo furioso e casuale con lo scopo di incutere timore e dimostrare in modo plateale la propria egemonia su di un territorio da parte di bande delittuose e criminali. Le stese negli anni hanno provocato diverse vittime tra i cittadini, e nel 2016 una stesa colpì anche una caserma dei Carabinieri nel quartiere di Secondigliano a Napoli. Negli anni tra il 2016 ed il 2017 arrivarono ad essere 52 gli episodi riconducibili alle stese” dichiara Moronese, che poi continua “ad effettuare queste ‘stese’ sono giovani ed anche minorenni, che vivono condizioni di estremo disagio sociale e che vengono subdolamente usati e assoldati dalla criminalità, perché in quanto minori sono sottoposti a sanzioni più lievi, vantaggio che la camorra napoletana utilizza per i suoi scopi criminali. Alimentano così nei giovanissimi un senso di onnipotenza illudendoli di vivere una vita di riscatto nei confronti di uno Stato ingiusto, facendoli sentire dei veri e propri ‘boss’ locali, anche se a manovrare i fili ci sono sempre gli adulti”.
Il fenomeno delle stese è entrato per la prima volta nel 2016 a far parte della relazione semestrale della Direzione Nazionale Antimafia (DIA), ed è la stessa autorità a far presente che il fenomeno esiste in quelle regioni dove i minori sono più a rischio a causa di determinati contesti di degrado sociale e povertà, dove storicamente sono saldamente radicate mentalità e organizzazioni mafiose. Non c’è solo dunque Napoli e la Campania, ma troviamo anche grandi contesti urbani come Reggio Calabria e Palermo.
Il disegno di legge prevede una parte repressiva ed una parte preventiva del fenomeno. Nello specifico viene introdotta all’art.1 una nuova fattispecie penale, che punisce con la reclusione da uno a tre anni chiunque esploda colpi con arma da fuoco ovvero utilizzi armi ad impulso elettrico. Il riferimento alle armi elettriche è al taser, arma che in qualche modo potrebbe essere utilizzata anche per scopi criminali, probabilità oggi non sanzionata dal codice penale. Vengono innalzate le pene sino ad otto anni per chi effettua una stesa, e nel caso queste siano effettuate da minori affidati con prescrizioni delle autorità è previsto l’arresto del genitore che non effettua il controllo necessario, o delle persone a cui esso è affidato.
“Durante l’elaborazione di questa proposta di legge alla quale ho dedicato particolare attenzione, in quanto tratta di un problema molto complesso che in tanti fanno finta di non vedere – spiega Moronese – ho avuto la possibilità di confrontarmi con diverse Istituzioni, tra cui : la Procura di Napoli, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Tribunale dei Minori di Napoli, il carcere minorile di Nisida. Proprio a Nisida durante una visita ho potuto approfondire e comprendere le storie e le motivazioni che portano i giovani minorenni in carcere – prosegue Moronese – ed infatti il disegno di legge ha una parte in cui prevede che le Istituzioni svolgano un lavoro fondamentale di prevenzione, creando progetti da attuarsi tra reti di scuole e Istituzioni locali, i servizi minorili dell’Amministrazione della Giustizia, le Prefetture e anche le forze di Polizia, i Dipartimenti per le pari opportunità e per le politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio. Per dare avvio e concretezza a queste attività vengono stanziati 200.000€ ogni anno sino al 2023. Lo scopo più grande che vuole raggiungere questa legge è quello che finalmente lo Stato si occupi delle tante situazioni di degrado e di disagio sociale, sottraendo i nostri ragazzi alla criminalità per fargli vivere una vita normale e felice” conclude.
qui è disponibile il testo pubblicato il 19 aprile 2021 della proposta di legge
http://www.senato.it/leg/18/
Sotto alcune foto della visita effettuata presso il carcere minorile di Nisida