Il Comune di Caserta ha trasmesso la documentazione alla Regione Campania per mettere in moto l’iter procedurale di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale per il biodigestore. Un atto che mette nero su bianco la volontà dell’ente di farlo sorgere in località Ponteselice a pochi metri dalla Reggia di Caserta. Location che da questo momento in poi non si potrà più cambiare, punto che affronterò alla fine di questo mio post.
Chi avrà letto le mie tre interrogazioni, che sono scattate come denunce ogni qualvolta il Comune spostava questo impianto come nel gioco delle tre carte, saprà che è dal 2016 che abbiamo proposto alternative migliori, alle quali l’amministrazione è stata sorda, e ha detto sempre NO al confronto con i cittadini.
Per questo impianto il Comune è stato destinatario di circa 2,6 milioni di euro a titolo di anticipo su un totale di 26 milioni di euro, concessi dalla Regione Campania a valere sui fondi europei. Acconto in parte già speso dal Comune per le numerose consulenze affidate ogni qualvolta proponeva una nuova location.
Inoltre le risorse spese, nel caso non si dovesse realizzare l’impianto, il Comune dovrà restituirle, aprendo di fatto un grosso buco nelle casse pubbliche, probabilmente provocando un danno erariale serio.
Un impianto uguale e delle stesse dimensioni ovvero 40.000 tonnellate/anno lo volevano realizzare a Santa Maria Capua Vetere nel 2011 tramite il commissariamento http://www.biodigestoresmcv.it/ e come sapete non si è mai fatto, per fortuna dei cittadini. Però anche all’epoca furono spesi tanti soldi e il “sistema” e i “consulenti” coinvolti sono gli stessi dell’affare Biodigestore di Caserta. Sul punto ciò che avevo da evidenziare l’ho fatto presentando un esposto in Procura, facendo il mio dovere di rappresentante delle istituzioni.
Non starò qui a ripetere tutti i motivi per i quali non va bene questo impianto perchè sono numerosi, ma vi invito a guardare questo video – Biodigestore “quello che non si dice” – dove ne parlo in modo approfondito https://www.vilmamoronese.it/biodigestore-quello…/11325, preferisco soffermarmi sulla situazione attuale.
Facendo un rapido riepilogo, e volendo affrontare i motivi per i quali non sarà più possibile spostare la destinazione scelta dal Comune ovvero Ponteselice.
La Regione Campania aveva intimato ancora una volta (agosto 2021) la revoca dei fondi se il Comune non avesse presentato il progetto in via definitiva. Proprio la revoca dei fondi fu oggetto di una mia interrogazione (Atto n. 3-01527) già nell’aprile 2020, diverso tempo prima che se ne accorgesse la Regione, in quanto il Comune non rientrava nei tempi dettati dai meccanismi dei fondi europei.
Il Comune nel frattempo aveva già spostato 3 volte la localizzazione dell’impianto, e aveva fatto lievitare i costi di realizzazione da 26 a 43 milioni per superare i vincoli ambientali e paesaggistici che insistono in località Ponteselice, a pochi metri dalla Reggia e a ridosso di viale Carlo III. Quest’ultimo anch’esso sottoposto a vincoli storici, in quanto era la strada che percorrevano i Re di Borbone prima di arrivare alla Reggia.
Ora con la richiesta di valutazione presentata alla Regione Campania, il progetto dovrà essere valutato e i cittadini potranno e dovranno portare tutte le loro osservazioni, ed io sarò sempre presente ad aiutarli e a sostenerli in tutto ciò di cui ci sarà bisogno, per sconfiggere l’ennesimo impianto impattante sui nostri territori già martoriati e ambientalmente devastati.
Noterete che sul sito della Regione Campania, nonostante il Comune di Caserta abbia presentato richiesta il 13 settembre scorso, non sono ancora stati caricati i documenti del progetto, ed è trascorso esattamente un mese.
Beh credo che la risposta sia una sola “la campagna elettorale”, e quindi il tentativo di aiutare la stessa parte politica del Presidente De Luca ovvero il PD, nascondendo agli occhi dei cittadini quello che questa amministrazione sta facendo.
Si può cambiare quindi destinazione al Biodigestore?
No, assolutamente non si può più.
Il Comune dovrà compiere tutti gli adempimenti e provvedimenti tecnici ed amministrativi entro il 31/12/2022 altrimenti dovrà restituire tutte le somme, e capite bene che spostare l’impianto da Ponteselice, significa rifare ancora una volta le valutazioni e il progetto, tempi e costi che non sono più accettabili.
(leggi il Decreto Dirigenziale n. 28 del 27/09/2021)
La bomba biodigestore è stata innescata, ora vedremo in quali mani esploderà, se quelle del Comune o della Regione che anzichè fermare il Comune quando stava sbagliando gli ha sempre retto il gioco, e ora lo sta agevolando anche nella campagna elettorale.