M5S: Tribunale Santa Marica C.V. presentata interrogazione al Ministro

Al di là della serie di vizi di carattere tecnico che basterebbero da soli a rimettere in discussione il decreto legislativo 155/2012 con il quale, in attuazione della legge delega 148/2011, è prevista la parziale soppressione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riesce veramente difficile comprendere l’idea di depotenziare uno dei presidi che in questi anni è diventato il simbolo della lotta alla camorra.

Quanto disposto dal decreto, infatti, a proposito della tanto discussa istituzione del Tribunale di Napoli nord, che avrebbe competenza su quei comuni dell’Agro Aversano attualmente rientranti nella giurisdizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che sarebbe obbligato alla riorganizzazione entro settembre 2015, rappresenta una vera e propria spaccatura in due parti, sotto il profilo giudiziario, della provincia di Caserta.
Spaccatura che, come è facile intuire, oltre a dare vita all’articolazione Napoli nord, andrebbe a comportare inevitabili conflitti, sul piano delle competenze territoriali e del conseguente coordinamento delle indagini, nei quali gli unici beneficiari sarebbero quelle organizzazioni criminali operanti su un territorio particolarmente delicato da questo punto di vista come quello dell’Agro Aversano.

Questa ed altre le perplessità espresse in una recente e dettagliata interrogazione che ho presentato in Senato per chiedere al Ministro Annamaria Cancellieri, alla luce anche della sentenza del TAR Campania del 20 giugno 2013 che ha sospeso l’attuazione dei provvedimenti di riorganizzazione degli uffici giudiziari campani, di riesaminare con attenzione le possibili conseguenze non solo di carattere giudiziario, ma anche in termini di un’ipotetica economicità che il depotenziamento del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere comporterebbe.
Sul piano di una presunta razionalizzazione delle spese del settore giustizia, infatti, bisogna considerare che l’attuazione del decreto comporterebbe innanzitutto il sottoutilizzo di una struttura come quella che ospita il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, costantemente adeguata negli anni alle esigenze dell’attività giurisdizionale. Poi ci sarebbe da soddisfare una seria di necessità di natura logistica e funzionale il cui effetto ultimo rischi seriamente di trasformare l’idea di riorganizzare la distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio, in un aggravio di costi per la cittadinanza che a fronte di un molto ipotetico miglioramento del capitolo sicurezza, si ritroverebbe a dover pagare il prezzo di una manovra che non si sa bene a chi conviene.

Ed infine come intende il Governo sanare con urgenza la situazione debitoria che il Ministero ha nei confronti del Comune di Santa Maria Capua Vetere.
Come sempre allego qui il documento e come sempre vi terrò aggiornati sugli sviluppi.

Cittadina Senatrice Vilma Moronese – MoVimento 5 Stelle

 

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