M5S: il Governo non paga le tasse al Comune nemmeno se lo ha deciso la Cassazione, il caso Santa Maria Capua Vetere

 

MORONESE (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MORONESE (M5S). Signor Presidente, intervengo oggi in quest’Aula per denunciare una situazione grave che coinvolge il Comune di Santa Maria Capua Vetere, in Provincia di Caserta. Sono noti i tagli che soprattutto questo Governo ha effettuato nei confronti degli enti locali e le difficoltà enormi che i Comuni hanno nell’erogare servizi ai propri cittadini in mancanza delle risorse provenienti dallo Stato centrale.

Ma quello che sta accadendo in questo Comune è davvero paradossale. Dovete sapere, infatti, che il Comune di Santa Maria Capua Vetere vanta un credito di ben 2 milioni di euro per l’IMU (l’imposta sugli immobili), da parte di un soggetto che, nel periodo tra il 2004 e il 2009, non ha versato quanto dovuto. Allora voi mi direte: «rivolgetevi ad Equitalia, fate pignorare e fatevi pagare».

Purtroppo, però, il soggetto debitore in questione è la Presidenza del Consiglio dei ministri. Infatti, nel periodo 2004-2009, la Presidenza del Consiglio dei ministri utilizzò l’impianto STIR locale durante l’emergenza dei rifiuti. La Presidenza del Consiglio si è rifiutata di pagare queste somme dicendo che era un’attività svolta per fini istituzionali, per cui si è andati anche per le vie legali. Ciò fino a quando è intervenuta la sentenza definitiva della Corte di cassazione, che nel 2016 ha accolto i ricorsi del Comune di Santa Maria Capua Vetere ed ha riconosciuto l’obbligo della Presidenza del Consiglio di pagare l’imposta comunale per il periodo 2004‑2009, ed ha anche accertato che l’impianto fin dal 2011 veniva utilizzato per attività di tipo industriale, per scopo di lucro da SpA e sicuramente da soggetti diversi dallo Stato.

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A questo aggiungiamo, fra l’altro, che il Comune di Santa Maria Capua Vetere, dopo la sentenza della Corte di cassazione, tramite Equitalia si è attivato per la riscossione di quanto è nel suo diritto. Ma ad oggi, a distanza di un anno e mezzo, la Presidenza del Consiglio risulta ancora inadempiente.

Le cartelle sono state emesse da Equitalia nel 2012 per un importo di 1.921.380 euro, sollecitate nel 2013, ma ancora neanche un euro è stato versato. Se a questo aggiungiamo che lo stesso Comune vanta un credito da parte del Ministero della giustizia per le spese sostenute per gli uffici giudiziari nonché per il pagamento di tributi, per circa un decennio, pari a circa 10 milioni di euro, capirete bene dove è il paradosso della situazione. Per questo motivo, signor Presidente, sollecito la risposta a due interrogazioni che ho depositato al riguardo: la 3-03231 del 18 ottobre 2016 e la 4-00579 del 18 luglio 2013. Tutto ciò è inaccettabile.

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Se si fosse trattato di un cittadino, per poche migliaia di euro sicuramente già lo avreste ridotto alla fame e preso quanto dovuto: avrebbe dovuto pagare immediatamente tutto. Al contrario, la Presidenza del Consiglio non solo viola una legge che questo Parlamento ha varato per quanto riguarda l’IMU, ma non si attiene neanche alla sentenza della Corte di cassazione, quindi definitiva.

Chiedo pertanto che la Presidenza del Consiglio e il Ministero della giustizia provvedano immediatamente a pagare i propri debiti perché il Comune di Santa Maria Capua Vetere non può e non deve più sostenere questa situazione. (Applausi dal Gruppo M5S).

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